domenica 8 marzo 2015

Disabili a Roma...

Camminando per Roma salta all'occhio il grande numero di automobili col contrassegno per disabili. Come persona non si può rimanere indifferenti di fronte tale dato. Vi sono infatti due motivi di riflessione:
1) se effettivamente è reale il numero di tali disabili allora la città di Roma può essere considerata una città veramente sfortunata e in questo caso sarebbero da analizzare le cause di una tale concentrazione;
2) se tali contrassegni sono finalizzati solo alla possibilità di parcheggiare facilmente ovunque o avere facili vie di accesso tra i divieti della capitale, allora ci sarebbe da riflettere sull'elevato numero di disabili mentali che preferiscono per "vie traverse" accedere ad una agevolazione umanitaria senza averne diritto.
Mi vengono sempre in mente in questi casi tre persone che hanno segnato la mia vita e che hanno realmente capito che la mafia non è un fenomeno delinquenziale, ma è una cultura, una distorsione psicologica che spinge l'uomo a pensare che le leggi appartengono agli "altri" e che per loro ci sia sempre una scorciatoia. Questo ha fatto paura a molti!

“….se è vero che esiste un potere, questo potere è solo quello dello Stato, delle sue Istituzioni e delle sue Leggi; non possiamo oltre delegare questo potere né ai prevaricatori, né ai prepotenti, né ai disonesti.” (Carlo Alberto Dalla Chiesa)

“…..perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore basta che ognuno faccia il suo dovere!” (Giovanni Falcone)


“….la lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.” (Paolo Borsellino)

Nessun commento:

Posta un commento