venerdì 20 febbraio 2015

Stress e adattamento

Nel nuovo Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM 5) uscito a maggio 2013 è stato valorizzato un gruppo di disturbi tutti riconducibili ad eventi traumatici e stressanti. Tale categoria di disturbi che rientravano in larga parte nei disturbi ansiosi e nei disturbi dell’adattamento nel precedente Manuale, emergono ora in un unico capitolo dedicato. La cosa non deve sorprendere. Negli ultimi dieci anni i disturbi legati a stress e trauma sono aumentati in modo esponenziale veicolati dai mezzi tecnologici e di informazione invasiva, rappresentando oggi una delle cause preminenti di mancanza di benessere. Si ammette quindi che lo stress non può essere conseguenza esclusiva di un trauma, ma anche di un certo tipo di vita che mal si adatta alla frenesia moderna e ai ritmi imposti dalle esigenze consumiste. L’adattamento non è però solo finalizzato ai ritmi di vita. I cambiamenti del ciclo vitale spesso ci conducono verso condizioni stressanti per relativa o totale mancata accettazione dei nostri naturali cambiamenti fisici. Tra questi si possono annoverare le reazioni ai cambiamenti conseguenti al parto, solitamente reversibili e i cambiamenti relativi all’età. Le fasi più delicate riguardano il compimento degli “anta”, 40, 50, 60 ecc. La scansione decennale del nostro ciclo di vita, se da una parte è motivo di orgoglio, dall’altra ci impone il superamento degli inevitabili e naturali effetti collaterali degli anni. Si manifestano nella maggior parte dei casi la caduta dei capelli, il diradamento e l’imbiancamento dei peli corporei, abbassamento del tono muscolare, dell’attività sessuale, della memoria. Il tutto aggravato spesso dallo stress dovuto al mantenimento del posto di lavoro, con ritmi sempre più frenetici che non consentono una pausa ricreativa. Il consiglio dello Psicologo in questi casi è quello di accettare consapevolmente i cambiamenti come conquista di vita e non come disagio e di concedersi delle ricariche vitali, come qualche giorno in un centro di benessere o di sano relax, possibilmente ignorando quelli che sono i maggiori veicoli di malessere dovuto a stress: smartphone, computer e ogni forma di vita surrogata o virtuale.

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