Il 25 marzo potrebbe considerarsi la giornata mondiale della
nevrosi trascurata. Nel caso qualcuno volesse delle conferme, in tale data è
emerso un disagio mentale che suona come una sveglia nella percezione di
normalità. Due episodi di cronaca, molto gravi, hanno infatti richiamato
prepotentemente l’attenzione sul fatto che negare un disagio psicologico
potrebbe avere conseguenze letali per sè e per tanti altri. Un sottile filo
lega infatti un ragazzo, pilota di linea e due signori, appartenenti ad una
delle istituzioni più autorevoli al mondo, i carabinieri, che per una serie di
evoluzioni mentali scelgono due tipi di condotte devastanti che hanno portato a
lutti e traumi. Non voglio portarla alle lunghe, anche perché mi rendo conto
che il mio personale punto di vista è di parte, ma penso che se ancora, di
fronte a questi episodi, qualcuno si crede di essere forte e indipendente dal
suono di tanti campanelli d’allarme che ci rendono psicologicamente labili e
vulnerabili, allora l’umanità si sta veramente avviando verso la follia
collettiva…..
Penso che lo “psicologo di riferimento”, istituzionalmente
determinato, per ogni persona, a prescindere dalla longitudine e dalla
latitudine, sia da tenere in seria considerazione da chiunque ha responsabilità
pubbliche.
Nessun commento:
Posta un commento