L’educazione sessuale è la grande assente nei programmi
scolastici istituzionali. Da anni relegata al buon senso e alla
preparazione degli insegnanti, nascosta in un cantuccio tra gli
argomenti di scienze naturali, trattata con distacco e fretta per
paura dei commenti ironici dei ragazzi, l’educazione sessuale è
stata lasciata alla deriva nella navigazione verso la cultura. Un
naufrago eccellente nella nave della sapienza dove, se andava bene,
si salvava dalle acque e si metteva una coperta sopra. Negli ultimi
decenni l’evoluzione socioculturale ha avuto un incremento
esponenziale, basta solo immaginare i cambiamenti delle nostre
abitudini, consuetudini e perché no, ansie, dovute all’uso massiccio
di mezzi di comunicazione sempre più sofisticati. Questo ha
favorito socializzazione e informazione, soprattutto in formato
virtuale, ma anche scambi e conoscenze. Il sesso si consuma in modo
spesso frenetico, spesso inadeguato e spesso condizionato da
conoscenze distorte da cattiva educazione o apprendimenti errati. Un
programma minimo di educazione sessuale dovrebbe essere previsto
in tutte le scuole di ogni ordine e grado, gradualmente, ma in
maniera costante, in modo da avere chiare quelle poche regole
che, se mal interpretate, possono essere causa di disagio giovanile
per la manifestazione di disfunzioni, per la trasmissione di
malattie o per l’insorgenza di gravidanze indesiderate (è nota
l’escalation di gravidanze indesiderate registrate negli
ultimi tempi anche in Italia*). Eppure per evitare ciò
occorrerebbero poche regole, ma chiare, come una corretta
informazione sul funzionamento degli organi sessuali o l’uso del
profilattico. Negli ultimi tempi i Dirigenti Scolastici più
emancipati hanno stanziato risorse su progetti singoli di
informazione ed educazione ad una corretta sessualità, ma per
raggiungere un’efficacia accettabile occorrerebbe un richiamo
annuale sui temi della sessualità affidato ad un psico-sessuologo,
una formazione di base agli insegnanti e uno sportello
virtuale sempre pronto a togliere ogni dubbio su qualsiasi
problema della sfera sessuale. Un impegno particolare deve essere
adottato anche nel fronte psicologico. Bisogna infatti
evitare che certe barriere mentali siano di ostacolo alla
formulazione di quesiti sul sesso, e su questo potrebbe essere di
aiuto il
supporto
online.
Psicologo si è per passione, e ci si accorge di esserlo quando si capisce di aver principalmente considerato gli altri per quello che pensano o che possono pensare e non per come appaiono. Lo Psicologo è come uno specchio parlante che riflette e restituisce in modo obiettivo quello che spesso una persona non riesce a percepire di se stesso, al netto di condizionamenti. Di seguito le riflessioni di uno psicologo tra tanti....
domenica 23 novembre 2014
sabato 27 settembre 2014
Nomofobia: dipendenza dal cellulare
Nomofobia: dipendenza dal cellulare
Quando lo Smartphone rappresenta il mezzo per entrare in un mondo
bellissimo. Inevitabile in un mondo in cui i rapporti umani diventano….
domenica 7 settembre 2014
Sesso Virtuale: dal cybersesso al texting
Sesso Virtuale: dal cybersesso al
texting
Negli ultimi anni, grazie alla crescita esponenziale dei mezzi di
comunicazione, il ricorso al sesso virtuale è aumentato. Il sesso
virtuale è una forma di sessualità caratterizzata dall’assenza di
qualsiasi….. (leggi tutto)
martedì 17 luglio 2012
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